Rigidità del miocardio nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione conservata
L’obiettivo di uno studio è stato quello di determinare se i pazienti con insufficienza cardiaca e frazione d'eiezione preservata ( HFpEF ) abbiano un aumento della rigidità passiva del miocardio, e il grado al quale i cambiamenti scoperti dipendono dai cambiamenti nel collagene fibrillare della matrice extracellulare e della titina dei cardiomiociti.
70 pazienti sottoposti a bypass coronarico sono stati sottoposti a ecocardiogramma, determinazione dei biomarker plasmatici e biopsia intraoperatoria della parete ventricolare epicardica anteriore sinistra.
I pazienti sono stati divisi in 3 gruppi: controllo ( n=17, senza ipertensione o diabete mellito ), ipertensione ( HTN ) senza (-)HFpEF ( n=31 ) e ipertensione (+)HFpEF ( n=22 ).
Sono stati effettuati uno o più dei seguenti studi su biopsie: misurazioni di rigidità passiva per determinare rigidità totale, rigidità collagene-dipendente e titina-dipendente ( saggio di estrazione differenziale ), saggi sul collagene ( biochimici o istologici ), o saggi dell’isoforma di titina e di fosforilazione.
Rispetto ai controlli, i pazienti con ipertensione (-)HFpEF non hanno presentato alcun cambiamento nella pressione telediastolica ventricolare sinistra, nella rigidità passiva del miocardio, nel collagene o nella fosforilazione della titina ma hanno avuto un aumento dei biomarcatori di infiammazione ( proteina C-reattiva, ST2 solubile, inibitore tissutale della metalloproteinasi 1 ).
In confronto sia con i controlli sia con i pazienti con ipertensione (-)HFpEF, i pazienti con ipertensione (+)HFpEF hanno presentato aumentata pressione telediastolica del ventricolo sinistro, volume atriale sinistro, propeptide N-terminale del peptide natriuretico cerebrale ( NT-proBNP ), rigidità totale, rigidità collagene-dipendente e titina-dipendente, collagene insolubile, aumento della fosforilazione della titina su PEVK S11878(S26), ridotta fosforilazione su N2B S4185(S469) e aumento dei biomarcatori di infiammazione.
In conclusione, l’ipertensione in assenza di insufficienza cardiaca e frazione di eiezione preservata non ha alterato la rigidità miocardica passiva.
I pazienti con ipertensione e presenza di insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata hanno presentato un significativo aumento della rigidità miocardica passiva; la rigidità collagene-dipendente e titina-dipendente è aumentata.
Questi dati suggeriscono che lo sviluppo dello scompenso cardiaco con frazione di eiezione preservata dipenda da variazioni nella omeostasi del collagene e della titina. ( Xagena2015 )
Zile MR et al, Circulation 2015;131:1247-1259
Cardio2015
Indietro
Altri articoli
Servoventilazione adattiva per i disturbi respiratori del sonno nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio ADVENT-HF
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ( HFrEF ), i disturbi respiratori del sonno, comprendenti l’apnea...
Intervento sullo stile di vita con camminata per i pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta: studio WATCHFUL
L’attività fisica è fondamentale nella gestione dell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta e la camminata integrata nella vita quotidiana...
Effetti della Semaglutide su sintomi, funzionalità e qualità di vita nell'insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata e obesità: analisi prespecificata dello studio STEP-HFpEF
I pazienti con insufficienza cardiaca ( HF ) con frazione di eiezione conservata ( HFpEF ) e obesità presentano un...
Effetti cardiaci e metabolici di Dapagliflozin nell’insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata: studio CAMEO-DAPA
Gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) riducono il rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca nei...
Sospensione in cieco del trattamento randomizzato a lungo termine con Empagliflozin oppure placebo nei pazienti con insufficienza cardiaca
Non è noto se i benefici degli inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ) nell’insufficienza cardiaca persistano...
Fattori di rischio per insufficienza cardiaca tra i sopravvissuti paneuropei al tumore infantile: studio PanCareSurFup e ProCardio
L'insufficienza cardiaca ( HF ) è una complicanza potenzialmente pericolosa per la vita del trattamento del tumore infantile. È stato valutato...
Endotelina-1, esiti nei pazienti con insufficienza cardiaca e frazione di eiezione ridotta ed effetti di Dapagliflozin: studio DAPA-HF
ET-1 ( endotelina-1 ) è implicato nella fisiopatologia dell'insufficienza cardiaca e della malattia renale. La sua importanza prognostica e la...
Valutazione del metabolismo, della funzione e della fisiologia dell'energia cardiaca nei pazienti con insufficienza cardiaca che assumono Empagliflozin: studio EMPA-VISION
Gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio 2 ( SGLT2 ) sono emersi come trattamento fondamentale per i pazienti con insufficienza cardiaca...
Associazione tra livelli di emoglobina ed efficacia del Carbossimaltosio ferrico per via endovenosa nei pazienti con insufficienza cardiaca acuta e carenza di ferro: analisi del sottogruppo AFFIRM-AHF
La carenza di ferro, con o senza anemia, è un fattore prognostico sfavorevole nell’insufficienza cardiaca ( HF ). Nello studio...
Effetto di Dapagliflozin sugli eventi di insufficienza cardiaca totale nei pazienti con insufficienza cardiaca con frazione di eiezione leggermente ridotta o preservata: analisi prespecificata dello studio DELIVER
Nello studio DELIVER ( Dapagliflozin Evaluation to Improve the Lives of Patients With Preserved Ejection Fraction Heart Failure ), Dapagliflozin...